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ECONOMIA CONSAPEVOLE

La mia esperienza mi ha insegnato che inseguire il proprio sogno porta sempre buoni frutti.

Quarto passo
 

Bella la parola visionario. 

Per me visionario è chi non ha rinunciato alla sua visione, al suo sogno e non crede a chi gli dice che non esiste, a chi gli dice che è impossibile, che tanto non serve a nulla e che  è meglio accontentarsi.
Visionario è chi usa la propria testa, chi non ha paura di uscire dal branco, chi sa andare oltre e vince la paura, la vince con il co-raggio, cioè usa il raggio del suo cuore per saltare l’ostacolo e crea così qualcosa di di-verso: un nuovo verso, un nuovo modello.
Spesso il visionario è visto come un perditempo, uno fuori dal mondo, qualcuno che non essendo nel modello non è affidabile.
Ma siamo certi che sia così?
Chi crea il modello?
E visto che parliamo di denaro, di economia: chi crea questo modello finanziario?

Chi rende il semplice complicato per farci credere che è difficile e ci dice: ‘’non preoccuparti, ci penso io.’’

In realtà il sistema finanziario non è complicato, è solo complesso.

E qual è la differenza?
Qualcosa di complicato è un insieme di cose confuse, disordinate e per questo di difficile comprensione.
Qualcosa di complesso è un insieme di cose semplici  che unite diventano complesse, basta prenderne una alla volta per comprenderle, un passo alla volta.
La mia esperienza mi ha insegnato che inseguire il proprio sogno porta sempre buoni frutti.

Quando nel 2002 dopo 20 anni  ho lasciato la banca non sapevo cosa avrei fatto e certamente non avevo idea di diventare una consulente di economia consapevole.

E’ vero è  stata una scelta difficile dovendo rinunciare a una lunga serie di “apparenti” sicurezze e certezze per qualche cosa che non sapevo identificare se non con libertà, verità e creatività.

E così a 40 anni mi sono ritrovata a ricominciare tutto da capo. 

Ma è stato proprio grazie a questo tuffo che il mio sogno ha potuto manifestarsi e piano piano ha preso forza e consistenza: volevo insegnare una economica diversa, sentivo che era tempo.
Sono stata una visionaria, la prima banking trainer in Italia (un’allenatrice del banchese) in quegli anni non si parlava di formazione finanziaria e sembrava non essercene bisogno.

In realtà qualcosa in me aveva visto bene, da allora ho tenuto più di 700 corsi e sui media non si parla d’altro che di economia e banche.
E così come quarto passo andiamo a ritrovare i nostri sogni e se ciò che viviamo, anche dal punto finanziario,  non ci piace andiamo a vedere dove abbiamo abbandonato il nostro sogno e lo abbiamo trasformato in bi-sogno.
Perché  è in quel momento che siamo diventati “dipendenti” da qualcosa o qualcuno.
E chissà se torniamo ad essere tutti “visionari” e a vivere ognuno il suo sogno magari riusciamo anche a creare un mondo nuovo, un mondo dove anche il denaro torni a fare la sua parte come utile mezzo di scambio e di valore reale, legato a beni e prestazioni.
E come disse un grande visionario :”Americani non chiedete cosa possa fare il paese per voi, chiedetevi cosa potete fare voi per il vostro paese” JFK, anche noi  possiamo  cominciare a farci la stessa domanda: cosa possiamo fare adesso per cambiare questo sistema economico che perde acqua da tutte le parti?

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