DI QUALE CREDENZA FINANZIARIA SEI?
Ci sono due credenze che ostacolano il percorso di consapevolezza finanziaria: credere di non essere in grado e non cominciare nemmeno, o credere di sapere già tutto.
Di quale credenza finanziaria sei?
A mio avviso ci sono due credenze che ostacolano il percorso di consapevolezza finanziaria: credere di non essere in grado e non cominciare nemmeno, o credere di sapere già tutto.
Come si può vedere con occhio lucido sono parti opposte della stessa medaglia.
Il sistema finanziario da sempre conosce queste credente e le ha utilizzate con sapienza.
Chi scrive si occupa del tema banche e denaro da quasi 40 anni e per prima ha sperimentato entrambe le parti.
E’ vero decifrare il linguaggio economico non è sempre semplice ma unicamente perché a monte non c’è la volontà di renderlo tale e per chi vive la credenza di non essere in grado è facile cadere in questa illusione e desistere dal provare, almeno provare, a emanciparsi.
Si riconoscono perché entrati in banca dicono al gestore: faccia lei tanto non capisco.
Se chi legge si è riconosciuto vorrei dirgli che è in buona compagnia, molti, moltissimi si comportano così.
La buona notizia è che il sistema è complesso non difficile.
Un sistema complesso è composto da una serie di parti semplici, basta scomporlo e con calma prendere un tema alla volta.
Ci si accorgerà in poco tempo che è più facile di quello che si pensa.
Chi vive la credenza di sapere già tutto, vive la credenza opposta e confonde il semplice con il semplicistico.
Ho visto decine di queste persone essere ingannate dalle loro credenze, credevano di sapere ma in realtà non conoscevano.
Era facile, spingendo sul loro orgoglio, far credere buona una operazione che in realtà era buona solo per la banca.
Vi ricordo che il linguaggio bancario non è semplice ma è decodificabile, servono lettori attenti e raffinati.
La buona notizia è che una volta riconosciute le due credenze e vinte, si apre un nuovo scenario.
Si è consapevoli di avere sempre qualcosa da imparare ma questo non ostacola la riflessione.
Questa consapevolezza vince i moti di orgoglio del “so già tutto” e evita azioni sconsiderate spinte solo dal disagio di chiedere.
La raffinatezza acquisita produce anche nuovi effetti, si comincia a percepire se quello che ci viene proposto è buono per noi, si comincia a riconoscere se chi ci vuole vendere un prodotto è attento ai nostri bisogni o vuole solo raggiungere un budget, si comincia dare ascolto a quella vocetta interiore che ci dice sì.