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ECONOMIA CONSAPEVOLE

Potremmo cominciare facendoci alcune semplici ma importanti domande

€conomia consapevole in 5 passi

Primo passo


Da 30 anni mi occupo di  banca e denaro. 
Due argomenti importanti, che dovremmo destreggiare con facilità visto l'uso quotidiano che ne facciamo.
Eppure sono due temi che in modo quasi incredibile ci trovano spesso impreparati, privi di quelle conoscenze di base che potrebbero permetterci di utilizzarli al meglio.
Oggi ne siamo quasi utilizzati, in modo più o meno inconsapevole.


Mi piace iniziare con una bella frase che ci regala Armando Siri nel suo  libro La luce e l'ombra:


“Squarciare il velo di ipocrisia che c'è' davanti a quasi tutte le cose prese per  buone senza essersi fatti mai domande in proposito non è' semplice, ma senza questo atto di coraggio non faremo che continuare a replicare un mondo di bugie, di sentito dire, di illusioni e di conseguenti delusioni.
Si può risolvere l'enigma o per lo meno provarci, oppure non occuparsene affatto e continuare a "credere" anziché "conoscere", così come fanno la maggior parte degli individui.”
Dal 2008 una parola è entrata di prepotenza nel nostro vocabolario comune: crisi
Krisis dal greco scelta.
Sappiamo che per ottenere cose diverse prima e' necessario essere una persona diversa e fare cose differenti.
Qualunque ambito della nostra vita migliora se noi miglioriamo, ma non prima.

Primo passo: 
se il mondo che ci circonda non ci piace e vogliamo cambiarlo dobbiamo partire da noi stessi, essere pronti al cambiamento.
Il denaro non e' estraneo a questa regola, così per fare in modo che la nostra situazione cambi prima dobbiamo verificare come ci rapportiamo con il tema denaro, cosa sappiamo e come ci sentiamo su questo tema che molto spesso ci trova impreparati e emotivamente fragili.
Potremmo cominciare facendoci alcune semplici ma importanti domande:

* cosa sto facendo per rendere consapevole il mio rapporto con il denaro?
* mi aspetto che qualcuno lo faccia al mio posto?
* penso che il denaro sia sporco, di non meritarlo?

La legge dell'ordine ci insegna che siamo ciò che crediamo e non si possono forzare le circostanze esterne per convertirle in ciò che non siamo (non faccio sorridere lo specchio).
La domanda che potremmo cominciare a farci: le mie convinzioni concordano con i miei desideri?
Paradossalmente le persone che avrebbero più bisogno di cambiare sono quelle più restie al cambiamento, forse pensano che sia un sintomo di debolezza?
Allo stesso tempo si sentono a disagio quando avvertono che è la loro stessa inflessibilità a separarle da ciò che desiderano.
Ma forse non esistono problemi ma solo soluzioni che non ci piacciono, e comunque i nostri  problemi non sono nel mondo ma nelle percezioni della mente che lo contempla.
Spesso i problemi economici non sono causati dal denaro ma dai modelli mentali che esistono su di esso.
 

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