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DALLA MANCANZAALL'ABBONDANZA

Come sono riuscita a passare da un momento di super lavoro e poco tempo e in proporzione poco denaro, a uno stato di equilibrio fra le parti.

Come passare dalla mancanza all’abbondanza

Durante i seminari una domanda che spesso mi viene posta è “come sono riuscita a passare da un momento di super lavoro e poco tempo e in proporzione poco denaro, a uno stato di equilibrio fra le parti (lavoro – tempo  - denaro)”.

Da un certo punto di vista è stato facile,  in un certo momento ho sentito un click, ho capito, anzi è meglio dire sentito, che potevo passare da un piano di mancanza a un piano di abbondanza e che per farlo non avevo bisogno di cambiare l’esterno ma era necessario cambiare me stessa.

Avevo tutti gli elementi a disposizione dentro di me, dovevo solo ordinarli.

Sono stata aiutata dall’intuizione,  la prima riguardava il denaro: il denaro è energia e ho cominciato a guardarlo così.

Ho realizzato  che era necessario avere cura dell’energia, evitare che si abbassasse e che interrompesse il suo circolo.

Mi sono chiesta: come posso fare?

La risposta che mi è arrivata è stata: avere attenzione e presenza.

Osservare ciò che accade e ricordare che ciò che accade fuori non è altro che un riflesso di ciò che accade dentro.

Fuori non c’è nessun nemico.

Il problema esterno non è altro che un messaggio per me.

Ho  cominciato così  a farmi delle domande:

Cosa non mi piace nell’altro?

Cosa non  mi piace in quello che sto vivendo?

Cosa non va in quello che sto facendo?

Ho realizzato  che questi non mi piace non erano ostacoli ma solo informazioni che avevo l’opportunità di trasformare e far diventare un fastidio in una opportunità.

Potevo passare dalla mancanza all’abbondanza, abbondanza di informazioni, energia, visione.

Ognuno ha un suo percorso e non credo ci sia una ricetta magica, ma credo che ci sia un modo che ognuno di noi ha  a disposizione per creare il suo mondo migliore.

La fisica quantistica ci insegna che è l’osservatore che modifica la realtà, che l’onda si trasforma in particella nel momento in cui l’osserviamo.

In qualche modo ognuno è il creatore della propria realtà.

Ho sentito che diventava importante diventare RE-sponsabile, abile nel darmi le risposte.

Assumendomi la responsabilità piena e totale della situazione nella quale mi trovo non delego più ad altri le mie  scelte e non colpevolizzo l’esterno per le mancanze, non sposto più il problema  verso qualcun altro o qualcos’altro.

Questo mi ha fatto risparmiare molto tempo e energia.

L’assunzione della piena responsabilità mi ha regalato un’altra intuizione: era necessario smettere di lamentarmi, perché la “lamentela” spostava la mia mente là, la mia attenzione fuori  e lontano da me.

La lamentela dava energia ad altro e così me ne sono liberata.

Per farlo avrei avuto bisogno di attenzione e CO-raggio.

E cos’è il co-raggio se non il nostro migliore compagno di viaggio, il nostro raggio del cuore?

Quel punto di consapevolezza che abbiamo tutti e che non sempre riusciamo ad attivare a causa della paura.

E qui è arrivato il grande click: la PAURA.

Perché è proprio la paura l’ostacolo più grande da affrontare.

Paura di non farcela

Paura di fallire

Paura di non capire

Paura di non piacere

Paura che non ci sia nulla da fare.

Mi sono chiesta come aiutarmi a superare le molte paure che mi si sono presentate davanti.

La risposta è arrivata chiara: attraverso l’amore e la gratitudine.

Riconoscendo e ringraziando tutto ciò che ho e che sono.

Questa è stata la mia esperienza e anche 20 anni fa quando ho deciso di lasciare la banca per insegnare il “banchese” ho seguito un’intuizione.

Certo lasciavo sicurezze e denaro per qualchecosa che non sapevo ma che aveva il sapore buono della libertà e dell’autenticità.

Quell’intuizione mi ha regalato il lavoro che amo.

Non sempre tutto è facile ho, come tutti, i miei ostacoli da superare, ma la chiave che mi permette ogni volta di trasformare la mancanza in abbondanza è quella che vi ho raccontato e che vi riassumo:

cerco di essere presente e osservo

so che il mondo esterno è un riflesso

vedo  il disagio come una paura nascosta

quando si manifesta la cerco dentro di me

una volta individuata la riconosco e l’accetto

sono grata a me e alla persona/situazione per avermela fatta riconoscere

mi rialzo e proseguo.

E’ un vero passaggio alchemico dove il piombo di trasforma in oro. E l’abbondanza arriva.

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